L'umile manierista:
Raffaellino del Colle

"S.Sepolcro, contò allora il suo Raffaello, comunemente chiamato Raffaellino dal Colle".


Premessa

Alla base di questo studio vi è la voglia di conoscere e di far conoscere l'artista dal Colle Raffaello detto Raffaellino dal Borgo, nato e morto a borgo Sansepolcro. Un artista umile, meraviglioso che se pur dimenticato e non valorizzato a dovere ha profuso attraverso la sua pittura una riflessione profonda sull' humanitas, sia nelle sue dotte allegorie, sia nelle divine conversazioni delle pale d'altare, ricche di sollecitazioni ed interrogativi simbolici. Un artista che conosce profondamente le esperienze pittoriche del suo periodo, dalla raffinatezza dei pittori toscani al colorismo dei veneti. Ciò gli permette di conciliare la sua indole calma e serena con l'eleganza e la potenza corporea cinquecentesca.

Quindi se la conoscenza di qualsiasi cosa è la prima fase per poter apprezzare, il mio fine è proprio questo: farlo conoscere. 

Indice

- La fortuna critica di Raffaellino del Colle da Vasari ai giorni d'oggi


Profilo biografico e artistico:

- La nascita

- la formazione e l'esordio romano

- i primi cinque anni di "ritorno"

- Dal 1530.... L'Imperiale e le Marche.... al 1540

- Gli anni '40 e i due cantieri vasariani: Napoli e Roma

- Con il bagaglio fiorentino, l'ultimo Raffaellino

Indice topografico


Partito definitivamente da Firenze, Raffaellino ritornò poi a Sansepolcro impreziosito da un nuovo stimolo visivo derivato dall'arte aulica della corte medicea. Questo è riferito soprattutto alla maggiore ricchezza dell'immagine, al fattore colore (caratterizzato ora, differenziandosi dai toni squillanti utilizzati fin ora, da un cromatismo...

In questi anni il nostro Raffaellino del Colle si sposta a Pesaro per una nuova committenza, apportando a questa cittadina quel raffaellismo che le Marche non avevano ancora avuto il piacere di conoscere appieno, almeno fino al 1530. Il nuovo "vento" proveniente da Roma, stava tirando verso nord, per attraversare l'Italia. La regione marchigiana...

A Perugia nel 1540 fu costruita La Rocca Paolina, Raffaellino del Colle partecipò quando iniziarono le decorazioni nel 1543 ca., assieme ad altri pittori: Lattanzio Pagani, Doceno, Dono Doni e Tommaso Bernabei detto il Papacello, (partecipazione di cui esistono solo i documenti non più gli affreschi) per la sua decorazione. Infatti il 28 giugno...

Raffaellino torna quindi in patria stabilendosi definitivamente nella sua cittadina, Borgo Sansepolcro. Riallaccia i rapporti e le vecchie amicizie, partecipando attivamente alla vita religiosa della città, come già la sua famiglia prima di lui. Nel 1526 l'artista entra a far parte della Compagnia della Madonna delle Grazie della quale fu membro...

A questo punto inizia la storia di Raffaele con tutti i suoi intrecci da districare, la storia del nostro artista comunemente conosciuto, a partire dal Seicento come "Raffaellino" del Colle da Borgo Sansepolcro. Normale a quei tempi che un soprannome durasse per tutta la vita: Perugino, Giambologna, Correggio, Filarete, Doceno e cento altri ne sono...

Raffaellino del Colle ha subito nei secoli, come molti altri artisti e non solo del suo tempo, una lettura poco chiara che non ha particolarmente coinvolto gli studiosi. Purtroppo si sono occupati di lui solo a livello citazionale e si deve attendere il contributo di Giovanna Sapori (1976) che fornisce uno dei tentativi più completi di...

Raffaellino nasce, come appreso nel precedente paragrafo, tra il 1494 e il 1497, perciò si presume che abbia iniziato il discepolato nella cittadina biturgense nel primo decennio del Cinquecento. Con i suoi Annali e Memorie di Sansepolcro Farulli descrive i più tristi avvenimenti del secolo di Raffaellino, ma pur cosciente delle sue parole non...

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